mercoledì 9 luglio 2008

Estate calda? Raffredda..tè..la

Alla fine è arrivata l’estate: sulla tavola le bevande calde inizieranno a diminuire, il tè caldo passerà le consegne al bicchierone fresco e dissetante.” Purtroppo dovremo aspettare ancora un po’ per il bel tempo, tuttavia portiamoci avanti: la scelta è varia, il mercato mette a disposizione un´infinità di bottiglie colorate, ripiene di vitamine, elisir di giovinezza, anche l´acqua che elimina se stessa… plin plin.E...attenzione per quest'estate è disponibile anche il tè che vi schiaffeggia con i rami della Camellia, in caso foste distratti nel corteggiare la vostra fidanzata!!!! Eppure non serve andare lontano per scoprire che esistono, fluidi naturali che aiutano a reintegrare parte di ciò che perdiamo. Ogni tanto un bel bicchiere di plastica liquida aromatizzata alla cola, o a qualche improbabile nuovo frutto tropicale fa più che piacere ma è divertente considerare come negli ultimi anni abbiano preso piede bibite addizionate con sali minerali o sostanze stimolanti che mettono le ali, dimenticando che da sempre esiste il tè che è integratore di sali minerali, di vitamine, che favorisce la diuresi, con potere stimolante ma non eccitante e con tutte le proprietà terapeutiche che la ricerca scientifica sta ormai riconoscendo.
Numerose sono le tipologie che ben si adattano a queste preparazioni: cinesi, giapponesi, indiani, africani, tè verdi, tè neri sia puri che aromatizzati, oolong e pu-erh. Ecco alcuni esempi: Gunpowder e Chun mee nelle varianti alla menta e alla cannella, Tie Kuan Yin, Genmaicha (specie se diluito 1:1 con succo di pompelmo rosa), Rose Yunnan (ottimo se mischiato con prosecco demi sec), Jasmine Special, Jasmine Dragon. Ovviamente anche tutta una serie di miscele aromatizzate si prestano in modo eccellente ad essere…. raffreddate.
Per preparare un litro di tè freddo si parte da acqua fredda cui si aggiungono circa 10-15g di foglie con un infusione di 2-3 ore al massimo a seconda del tipo di tè, direttamente in frigorifero. A questo punto filtrare e riporre in frigorifero. Per zuccherare, solo se non si può evitare, utilizzare sciroppo di zucchero. Non dimenticando che l’aggiunta diminuisce la conservazione del prodotto, che comunque deve essere consumato entro un paio di giorni.

Francesco Saverio Robustelli della Cuna, Claudio Rubcich e Chiara Raimondi